A partire dalla creazione solista Non(leg)azioni del 2010 che tornerà in scena nel 2025 e che si compone di 5 brani dalle Liuto Suite di J. S.Bach, nasce l’idea di rielaborare le pratiche interne al lavoro attraverso laboratori e momenti collettivi di ricerca, per ampliare la possibilità di costituire partiture coreografiche corali e inedite, in vista di un nuovo progetto di creazione che si svilupperà dal 2026. Dall’ascolto e analisi delle Liuto Suite di J.S.Bach, in particolare della suite BWV 995 dove la linea melodica deriva da un singolo accordo, emerge il desiderio di espandere l’assolo in una coreografia di insieme. Proprio da questo dettaglio, seguendo il sistema compositivo che ha generato il lavoro solista, il processo di ricerca coreografico sarà veicolato a orchestrare i corpi mossi dalla partitura musicale partendo da un singolo gesto in comune e attivando la possibilità di derivare continuamente da esso per proliferare nello spazio armonizzandosi con gli altri corpi.

Al centro del processo vi è la volontà di indagare, attraverso la musicalità e il ritmo, tutte le possibili variazioni mantenendo una relazione costante con la composizione musicale e la sua struttura. Attraverso la pratica dell’improvvisazione, lasciandosi guidare dal proprio corpo dalla sua musicalità e creatività nel tradurre gli elementi ritmici e melodici che percepisce, ci alleneremo a scrivere diversificate partiture danzate che nascono come variazioni di uno stesso tema, dando vita ad un reticolato complesso di corpi danzanti, tenuti insieme da continue relazioni spaziali, ritmiche, direzionali, che disegnano nello spazio fuori una moltitudine di linee melodiche come architetture in continua evoluzione.