concept e performance: Priscilla Pizziol
Un racconto in terza persona. Il desiderio di raccontare sé stessi sottoponendosi a continue intime riconsiderazioni in un mondo mutevole e dall’esponenziale velocità. La perpetua e interminabile ricerca di mostrare la propria vitale nudità. L’abbandono delle forme e certezze che lasciano spazio a una nuova illusione di realtà. “Vengo a Perderti” é il desiderio di abbandonarsi per ritrovare sé stessi.
Una danza tra persuasione e incertezze, che appare saldamente aggrappata alla terra sottostante e al tempo stesso sospesa nel vuoto.